Progettazione giardini a Roma: le novità del 2025 con Italservizi
Il 2025 si preannuncia come un anno di grandi innovazioni e tendenze nel mondo del giardinaggio e del garden design. A...
Leggi tuttoNon è facile accorgersi della presenza di piccoli roditori nel nostro giardino. Specialmente dopo inverni con un clima mite, che non ha dunque causato la morte naturale degli esemplari, può accadere che il proprio spazio verde sia eletto a comodo rifugio da ratti e topi.
Le specie più diffuse in zone lontane dalla città sono:
– Microtus arvalis, topo campagnolo comune o arvicola campestre;
– Sorex araneus, toporagno comune;
– Rattus rattus, ratto nero o ratto dei tetti;
Questi, rispetto ai cugini di città che vivono prevalentemente nelle fogne, preferiscono zone con una vegetazione ricca. Il topo campagnolo sceglie i terreni asciutti e scava sistemi di gallerie molto estesi e profondi per costruire la propria tana, il toporagno preferisce costruire il proprio nido tra la fitta vegetazione, mentre il ratto nero si stabilirà più in alto, magari tra le fronde di un albero o nei piani alti di un edificio (da cui il nome “ratto dei tetti”).
I danni che provocano alla vegetazione sono molteplici e si presentano soprattutto nei mesi più freddi, quando non è facile trovare del cibo; ecco che allora le radici degli alberi più giovani, così come i piccoli arbusti, possono essere facilmente colpiti. Ma non basta: tutto quello che entra in contatto con gli escrementi dei roditori può venire infettato e dunque deve essere distrutto. Il batterio della leptospirosi, presente nella loro urina, può contaminare anche le vasche di raccolta dell’acqua piovana, con gravi conseguenze per l’essere umano.
Insomma, per tutto questo e anche per non correre il rischio di trovarli in cantina, in garage o addirittura nelle nostre case, il problema dei topi in giardino non va assolutamente sottovalutato.
Molti sono i rimedi per scacciare i topi. I più cruenti includono l’impiego di esche rodenticide, di trappole a molla o rompischiena, di trappole adesive con sostanze velenose.
I rimedi naturali per allontanarli senza ucciderli prevedono invece l’utilizzo di piante il cui odore è altamente sgradito ai topi, come ad esempio la ruta, la menta, l’alloro e il sambuco; solo se non sono presenti bambini o altri animali, si possono sistemare in punti strategici delle ciotole colme di ammoniaca; infine ci si può servire anche di apparecchi ad ultrasuoni. Per quanto riguarda il metodo più ecologico, il team di esperti della nostra Impresa di pulizie e derattizzazione, è stato uno dei primi ad utilizzare uno speciale apparecchio, chiamato Ekomille, che riesce a catturare fino a un centinaio di topi.
L’apparecchio, sul quale verrà applicato un grasso attirante, fungerà da mangiatoia nella parte superiore. Poi un sensore farà aprire una botola e i piccoli roditori cadranno nella parte inferiore dove troveranno la morte in una miscela di acqua e liquido antiputrescente. Gli operatori di Italservizi provvederanno ogni due settimane allo smaltimento, secondo le normative vigenti.