Potature: il momento giusto per ogni tipo di pianta
La potatura è una pratica fondamentale per mantenere le piante in salute, favorire la crescita e migliorare l’estetica del giardino. Tuttavia,...
Leggi tuttoBello, elegante, raffinato, degno del significato del suo nome, derivato dal greco antico, di pietra splendente. Stiamo parlando del marmo.
Roccia metamorfica, che si forma nella crosta terrestre come risposta ad un ambiente fisico (come la temperatura e la pressione dovuta al peso delle rocce soprastanti) differente rispetto a quello in cui si è originata, composta prevalentemente di carbonato di calcio (CaCO3), il marmo è tanto prezioso, quanto delicato.
Il suo utilizzo ha contribuito a creare opere straordinarie, una per tutte la Pietà, realizzata con marmo di Carrara da Michelangelo Buonarroti e situata nella Basilica di San Pietro, nonché la stessa pavimentazione della Basilica fatta di marmi pregiati, provenienti da molte parti del mondo, quali il diaspro di Sicilia e il rosso di Cottanello, il prezioso porfido rosso e quello verde, come pure il rosso di Francia.
Tra questi, degno di uguale nota, vi è il travertino. Già ai tempi dell’antica Roma, il Lapis Tiburtinus, il travertino appunto, era la pietra principale e il materiale privilegiato della loro architettura. Furono estratti milioni di metri cubi dalle cave dell’area di Tivoli, cittadina laziale vicino a Roma, tanto da essere poi in seguito denominato travertino romano.
Ancora oggi è uno dei marmi più caratteristici della nostra tradizione, dall’effetto estetico gradevolissimo e con caratteristiche di durezza e robustezza che, oltre a renderlo difficile da scalfire, lo aiutano a resistere agli effetti degli agenti atmosferici. Ecco perché il travertino può essere usato sia per rivestimenti interni che esterni.
Però ogni cosa abbandonata o trascurata può assumere un aspetto poco invitante, e anche il travertino non sfugge a questa verità. Essendo poi un materiale delicato e poroso, come la maggioranza dei marmi, tende ad assorbire immediatamente qualsiasi sostanza e quindi bisogna porre particolare attenzione perfino ai prodotti da utilizzare per la sua pulizia. In modo particolare, il travertino usato per i davanzali delle finestre, nonché per gli abbellimenti esterni degli edifici, tende ad annerirsi soprattutto a causa dello smog ed è quindi necessario riportarlo alla sua naturale brillantezza.
Si consiglia dunque di iniziare con una spolveratura generale utilizzando un panno in microfibra o una scopa a setole morbide. Dopo questa operazione si può passare al lavaggio con un detergente delicato e non acido. Nel caso di macchie più persistenti si può provare ad applicare, utilizzando un panno morbido, un composto di acqua e bicarbonato di sodio da risciacquare però velocemente; o ancora un batuffolo di cotone imbevuto di ammoniaca. Per mantenerlo splendente servirà una soluzione di acqua calda e aceto.
In linea di massima comunque, bisogna avere l’accortezza di non lasciare per troppo tempo, a contatto con il marmo, nessuno dei prodotti consigliati. Nei casi estremi è possibile lucidare il travertino, anche se non esattamente proprio tutti i tipi di questo bellissimo marmo, con una operazione chiamata “arrotatura”.
Data la complessità delle operazioni da compiere per riportare i nostri marmi alla bellezza originaria, vi consigliamo di non esitare a rivolgervi a Ditte di Pulizie, come la Italservizi, specializzate in pulizia dei marmi. Il nostro team di esperti professionisti sarà in grado di operare sia negli interventi di routine che nei risanamenti più delicati.