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Processionaria: cosa fare e come combatterla

Insetti dell’ordine dei lepidotteri e dall’aspetto simile a quello dei bruchi, sono così chiamate per l’abitudine di muoversi in fila indiana, in processione. Le processionarie nidificano soprattutto su pini e querce e sono estremamente dannose anche per le piante che le “ospitano”. Le larve mature in primavera, con l’aumento delle temperature, abbandonano la pianta ospite in cui si sono formate e insieme si dirigono verso un luogo adatto in cui interrarsi. Questi infestanti da adulti si trasformano in inoffensive falene, ma nello stadio larvale possono essere pericolosi per gli esseri umani e addirittura letali per gli animali, soprattutto per i cani che hanno l’abitudine di annusare il terreno e di addentare qualsiasi cosa si muova.

In Italia la lotta a questo insetto è obbligatoria da 24 anni, come da Decreto ministeriale 17 aprile 1998 (La lotta contro la processionaria del pino Traumatocampa pityocampa è obbligatoria su tutto il territorio della Repubblica italiana, nelle aree in cui la presenza dell’insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo e possa costituire un rischio per la salute delle persone o degli animali.)

Fra il 2016 e il 2017, nel nostro paese si è verificata una vera e propria invasione causata probabilmente dal clima eccessivamente caldo degli ultimi anni. Gli innumerevoli casi di morte verificatisi in molti cani entrati in contatto con la processionaria sono difatti un campanello di allarme dello stato di infestazione presente sul nostro territorio.

Comportamenti da adottare in caso di avvistamento o contatto con processionaria:

Sebbene per molti possa sembrare un atteggiamento innocuo, è altamente sconsigliato schiacciare l’insetto in caso di avvistamento. Questo non farebbe altro che disperdere i peli urticanti, i quali potrebbero peraltro restare attaccati alla suola delle scarpe con il rischio di entrarvi in contatto in un secondo momento.

In caso di contatto, lavare immediatamente l’area interessata:

Per i nostri cani:

I peli urticanti che entrano in contatto con la lingua, provocano una distruzione del tessuto cellulare. Il primo sintomo a cui prestare attenzione è l’improvvisa salivazione provocata dal processo infiammatorio della bocca e della lingua.  Stesso processo avviene per il naso; il contatto causa una necrosi del tessuto generando perdita di porzioni del muso.

La prima cosa da fare, con il massimo della cautela, è effettuare dei lavaggi della bocca con acqua e bicarbonato con dei guanti. Il cane starà provando molto dolore, dunque la raccomandazione è di maneggiarlo con la massima delicatezza.

Subito dopo è fondamentale recarsi immediatamente dal proprio veterinario o in un ambulatorio di pronto soccorso veterinario.

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Come combattere la processionaria:

Come abbiamo detto, la lotta alla processionaria del pino è obbligatoria e necessita dell’intervento da parte delle autorità competenti. Per il comune di Roma si possono contattare i numeri del servizio giardini (DIREZIONE GESTIONE TERRITORIALE AMBIENTALE E DEL VERDE: 06.6710.9310 -06.6710.5457 – 06.6710.71253).

Se invece la pianta infestata è di proprietà privata, la disinfestazione è a carico del proprietario

I metodi per intervenire sono molteplici e si attuano a seconda del periodo dell’anno. 

In inverno, prima che le larve siano uscite dal nido, si può intervenire tramite rimozione meccanica (manuale) con l’ausilio di scale e troncarami e con l’utilizzo di appositi sacchi. 

Tra febbraio e marzo il trattamento endoterapico è efficace per la disinfestazione della specie allo stato larvale. Per endoterapia si intende il trattamento fitosanitario eseguito attraverso l’immissione di sostanze insetticide e/o fungicide direttamente all’interno del sistema vascolare della pianta. Tra maggio e giugno invece colpisce l’insetto nella sua età adulta. 

Da marzo a luglio è consigliabile intervenire tramite insetticida biologico che, colpendo la processionaria, paralizza la larva danneggiandone i centri nervosi. Può essere diffuso tramite atomizzatore o cannone.

Nei mesi di giugno e luglio si può invece intervenire con trappole contenenti feromoni, del tutto innocue per le persone e per l’ambiente: le trappole permettono di catturare il maschio vivo impedendogli la fecondazione e, dunque, la formazione di una nuova generazione di processionaria.

In ogni caso è altamente sconsigliato prendere l’iniziativa e tentare la rimozione tramite soluzioni “fai da te”, proprio per la pericolosità dell’insetto in questione. 

Affidarsi a un’impresa di disinfestazione è il modo più sicuro per garantire l’eliminazione del problema in totale sicurezza.